12 febbraio 2016
Un archivio di trend può sembrare una contraddizione. Qualcosa di impalpabile, in divenire, che viene categorizzato e ingabbiato nel tempo. Eppure del tempo sentiamo ancora il bisogno.
Cercando in rete si fa sempre più fatica a risalire alla fonte di una notizia, figuriamoci di un'immagine. La cerchi ed è lì che rimbalza tra un pin e un post, shareata su tumblr e esplorata su Behance. E il graphic design è ancora lì, che racconta la sua storia e insieme ne racconta tante altre.
Allora sì, un archivio di trend. Per ricordare cosa andava in quel periodo, con la formula del biennio, una particella di tempo che mi piace. In due anni puoi decidere di farti ricrescere i tuoi capelli naturali dopo averli martoriati per una vita e sempre in due anni puoi fare il punto su ciò che c'è sulla scena.
Quindi eccolo qui, un archivio di 16 trend del graphic design 2014-2015.
1/16_FLAT DESIGN
1) Alessio
Sabbadini 2) Kubra Aslan 3) Daniel
Nyari 4) Chiara Morra 5) Malika Favre
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Addio a texture materiche, sfumature artificiali e a orpelli non necessari. Largo a forme geometriche, curve e colori piatti che, sapientemente mixati, danno un senso di freschezza e contemporaneità. Chiarezza e semplicità diventano le direttrici lungo cui si sviluppano i progetti. È una riduzione ai minimi termini, a caccia degli elementi essenziali.
2/16_LOW POLY
1)
Mordi Levi 2) Jennifer Tamochunas 3) Alexander R. Sean Oreshonok 4)
Giselle Manzano Ramírez 5) William Teal
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Con il low poly è stata data una frenata alla ricerca esasperata dell'alta definizione. La regola: meno definito è meglio è. Un insieme di poligoni delineano e costruiscono oggetti e superfici. Ispirati alla modellazione 3d, i progetti si distinguono per i tratti geometrici e per un irresistibile effetto sfaccettato a metà tra il mosaico e l'origami.
3/16_GRADIENT (PINK)
1)
Weronika Kosinka 2) Fraser Callaway 3) Lisa Neureiter 4) Studio
Pyramid 5) Nora Demeczky
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I gradienti sono tra i grandi protagonisti del periodo. Se ne sono viste declinazioni di tutti i tipi. Interessante la variante con il rosa come colore dominante, tono su tono o a contrasto con colori freddi. Una gioia per gli occhi.
I pixel tornano alla ribalta. Non solo stile 8-bit nei videogiochi di ispirazione anni '80, ma nei progetti di illustrazione, packaging e visual identity. Spiritosi e autoironici, i pixel non si prendono troppo sul serio, ma permettono di creare progetti di impatto notevole.
5/16_HANDWRITTEN
1)
Thiago Bellotti 2) Denis Mallet 3) Spiros Halaris 4) Dmitriy Buriak
5) Isis Marques
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Si dice che niente è come una lettera scritta a mano. Così, dopo anni di digitale, l'analogico si è preso una piccola rivincita. Abbiamo adorato questi progetti, a cui i font handmade hanno dato un tocco caldo e personale. Dalla visual identity al packaging sono stati tutti d'accordo: fatto a mano è meglio.
6/16_RETRO STYLE
7/16_NEON COLORS
1)
Steve Reynders 2) Julien NICOLAS 3) IS Creative Studio 4)victionary
hk 5) Demecs Fanni
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Colori al neon di ispirazione 80's che sanno farsi notare. Verde, giallo, rosa, azzurro e arancione, stile evidenziatore da ufficio. Vivaci e vistosi catturano l'attenzione e se molti di noi non hanno resistito al richiamo di un paio di Roshe Run flou, nel design questi colori hanno brillato in particolare nei progetti editoriali e in quelli di visual identity.
Rosso e blu è l'accoppiata perfetta. Stile vecchi occhialini 3d, di cui nessuno sente la mancanza, ma che se ne vediamo un paio ci fanno impazzire. Un binomio riuscito che ha abbracciato tutti i campi del graphic design.
9/16_DOUBLE EXPOSURE
1)
Dan Forkin 2) Erin Rimmer 3) Jordan Reddish 4) Paul Trillo 5) Edward
Chase Masterson
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La tecnica della doppia esposizione la conoscevamo già da un po', ma dopo la prima puntata di True detective è nata una vera e propria mania. Soggetti privilegiati sono state le persone e le loro storie raccontate attraverso la sovrapposizione di silhouette e immagini. Lavori emozionali e introspettivi che hanno lasciato il segno.
10/16_BLACKBOARD
1)
Аlbina Zaripova 2) Rethink Canada 3) Sil Mareco 4) Victor Tognollo
5) Getbrand - brand thinking
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Un po' back to school un po' caffetteria, l'effetto lavagna è uno dei grandi trend 2014-2015. Gli ingredienti sono semplici: lavagna nera e gesso bianco, talvolta colorato, accompagnati da font handwritten ed elementi decorativi.
L'abbiamo apprezzato principalmente nel Food&Beverage e si inserisce alla perfezione nella corrente DIY, della quale ha il look e l'aspirazione.
11/16_CARDBOARD
1)
Negra Nigoevic 2) Catherine Marion 3) Kasia Konopka 4) Lucas
Vogelmann 5) Urszula Janowska
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I designer si sono innamorati dell'aspetto naturale del cartone e della sua consistenza. Se il packaging è stato il campo d'azione privilegiato non è stato l'unico. Nella corporate identity diventa una tela da valorizzare con font d'impatto, colori accesi o con il classico bianco e nero. Un ritorno all'autenticità, attraverso la valorizzazione di un materiale apparentemente povero ma dalle mille risorse.
Lo spazio tra le lettere è il vero protagonista di questo trend, che sembra nato per farci amare poster e progetti editoriali. Per questo le parole vengono fatte a pezzi e disposte in modo random all'interno dello spazio. Ogni lettera assume carattere e importanza e diventa un vero e proprio elemento decorativo.
Veniamo ai pattern. Per le righe c'è una sola definizione: intramontabili. Da sempre grandi protagoniste, in questi anni le abbiamo viste in versione potente e movimentata. Hanno animato lavori di identità, packaging e illustrazione in cui dinamismo è la parola chiave.
14/16_SMALL PATTERN
1)
Charlotte Fosdike 2) James McNaught 3) Eve Warren 4) Corinne
Alexandra 5) Ana Cuna
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Altro trand è stato quello dei pattern piccoli. Ci sono piaciuti in tutti i modi: composti dallo stesso elemento o da tanti diversi. Meglio la seconda opzione. Pallini, stanghette, riccioli. Ma anche frutta, utensili e ranocchie. Nei motivi vale tutto, purché sia piccolo e delizioso.
15/16_TYPE INTERSECTING OBJECTS
1) Leksandr Gusakov 2) Kirill Pechenkin 3) Damayanti Zanesco 4) Sveta
Khrystenko 5) Xavier Esclusa Trias
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Quello del testo che interseca gli oggetti è uno dei trend più prolifici del periodo. L'abbiamo visto realizzato con cose e persone, ma ci colpisce non poco l'attenzione che i designer hanno dedicato ai fiori. I testi giocano a nascondino tra petali e foglie organizzando lo spazio in più piani in modo da dare un interessante senso di profondità.
16/16_DIE-CUT
1)
Matteo Giuseppe Pani 2) Isabella Hall 3) Steffi Tan 4) Lucas Campoi
5) Mr. Simon Studio
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Il graphic design non ha lavorato solo in superficie, ma ha giocato a manipolare la materia. Sono tagli precisi e strategici quelli che si ottengono dalla fustellatura, che da pura tecnica diventa parte integrate della progettazione grafica. I tagli definiscono lo spazio conferendo ai progetti un aspetto intrigante in cui è il vuoto a svelare le forme e a strutturare lo spazio.
Scoprili tutti su Pinterest.
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